A te che mi consigliavi di puntare ad un lavoro fisso dicendomi che ne avevo le qualità! A te che analizzavi la mia vita e la definivi incerta, pericolosa, instabile! A te che mi ricordavi, per il mio bene, che il tempo passava e io per essere felice dovevo concretizzare il mio lavoro e di conseguenza il mio privato. A te che mi suggerivi che avrei dovuto vedere il teatro, la danza, lo spettacolo, l'arte, insomma ciò che volevo essere e fare come un hobby! A te che mi offrivi la spalla per piangere, anche quando io sorridevo. ED IO CHE Temevo di offenderti nel dirti che non capivo ciò che mi dicevi. Temevo di essere sbagliata perché non riuscivo a seguire ciò che mi suggerivi.
Temevo più di tutto che mi sarei ritrovata a piangere perché sentivo di essermi accontentata scoprendomi a fare e ad essere ciò che non volevo! E così la mia paura più grande è stata la mia amica più sincera.
Accontentarsi può diventare la strada per sfuggire a ciò che si è! Scegliere per consapevolezza può diventare la strada su cui poggerà la tua felicità!
Giovanna Barbero
Ph. Azzurra Primavera
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